Whistleblowing

Il whistleblowing, o segnalazione di un possibile illecito, è un meccanismo di prevenzione della corruzione introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, intitolata “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”.

Con la legge 30 novembre 2017 n.179, che contiene “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”, è stata rafforzata la protezione del dipendente pubblico che, per salvaguardare l’integrità della Pubblica Amministrazione, segnala al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) o denuncia all’autorità giudiziaria ordinaria o contabile, comportamenti illeciti di cui è venuto a conoscenza a causa del proprio lavoro.

Il dipendente pubblico che segnala un illecito non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure organizzative che abbiano effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro a causa della segnalazione. Inoltre, la denuncia è esente dall’accesso documentale previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241.

In attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937, è stato emanato il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, relativo “alla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.

Il decreto è entrato in vigore il 30 marzo 2023 e le disposizioni previste avranno effetto a partire dal 15 luglio 2023.

Questo provvedimento, che attua la direttiva europea 2019/1937, riunisce in un unico testo normativo tutta la disciplina riguardante i canali di segnalazione e le tutele riconosciute ai segnalanti, sia nel settore pubblico che privato. Tutte le novità introdotte sono disponibili nelle slide (link attivo) elaborate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Per ulteriori informazioni, pubblichiamo le slide “La disciplina del whistleblowing: le novità introdotte dal D.lgs. n. 24/2023 attuativo della Direttiva Europea n. 1937/2019”.

Il principio della tutela della riservatezza dell’identità del dipendente autore della segnalazione è garantito anche da altre misure che le pubbliche amministrazioni devono adottare in base al Piano nazionale anticorruzione (Pna).

Modulo per la segnalazione: MODULO-Segnalazioni-di-illecito-–-whistleblower

 

Riferimenti normativi:

  1. Legge 6 novembre 2012, n. 190: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”.

    • Questa legge ha introdotto misure per prevenire e combattere la corruzione nella Pubblica Amministrazione, tra cui il whistleblowing.
  2. Legge 30 novembre 2017, n. 179: “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”.

    • Questa legge ha rafforzato le tutele per i dipendenti che segnalano illeciti di cui sono venuti a conoscenza in ambito lavorativo.
  3. Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24: “Attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.

    • Questo decreto ha recepito la direttiva europea e stabilisce le regole per la protezione dei whistleblower in Italia.
  4. Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019.

    • Questa direttiva europea mira a garantire un alto livello di protezione per le persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione.
  5. Legge 7 agosto 1990, n. 241: “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.

    • Sebbene non specifica per il whistleblowing, questa legge regola l’accesso ai documenti amministrativi, da cui le denunce di whistleblowing sono esenti.

 

 

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